Nel paziente immunocompromesso, a causa di emopatie maligne, le Infezioni Fungine Invasive (IFI) rappresentano una delle maggiori cause di morbilità e mortalità.1
In questa tipologia di paziente l’Aspergillosi Invasiva è l’infezione fungina prevalente e il rischio di svilupparla è correlato alla severità e alla durata della neutropenia.2
L’Aspergillosi Invasiva (IA) riguarda i pazienti immunocompromessi e si manifesta con condizioni cliniche che dipendono principalmente dallo stato immunitario del paziente.2 Nel paziente con emopatie maligne le specie micotiche opportunistiche provocano infezioni invasive disseminate e destano grande interesse per i Sistemi Sanitari e le Comunità Scientifiche, perché gravate da elevata mortalità.1
Gli agenti patogeni più comuni sono A. fumigatus, A. flavus, A. terreus e A. niger.1
L’Aspergillosi Invasiva causa infezioni dei tratti respiratorio e gastrointestinale e infezioni a livello cutaneo.1
ASPERGILLOSI POLMONARE INVASIVA
L’Aspergillosi Polmonare Invasiva (IPA) si sviluppa per via ematogena da un sito primario (polmonare o cutaneo) o dai seni paranasali.3 È tradizionalmente considerata tra le infezioni maggiormente diagnosticate in pazienti con fattori di rischio specifici: neutropenia, emopatie maligne, Trapianto Allogenico di Cellule Staminali (HSCT), Trapianto d’Organo Solido (SOT), neoplasma o HIV.4
In questi ultimi anni, diversi lavori scientifici hanno riportato che l’Aspergillosi Polmonare Invasiva può essere riscontrata anche nei pazienti non-neutropenici, inclusi quelli con BroncoPneumopatia Cronico-Ostruttiva (BPCO) che richiedono terapie steroidee ad alto dosaggio e pazienti sottoposti a terapie immunosoppressive.4
PAZIENTI NEUTROPENICI
La neutropenia prolungata e severa aumenta la suscettibilità alle infezioni fungine che si diffondono più facilmente nei pazienti con Conta Assoluta dei Neutrofili (ANC) <500/mm3, con rischio più elevato nei pazienti con conta assoluta dei neutrofili <100 mm3.1
I pazienti più a rischio sono quelli sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali e a trapianto di organo solido, i pazienti con Leucemia Mieloide Acuta (LMA) e quelli con Sindromi MieloDisplastiche (SMD).2
Le sindromi mielodisplastiche sono definite da disordine clonale delle cellule staminali emopoietiche e sono caratterizzate da citopenia, mielodisplasia, emopoiesi inefficace, e aumentato rischio di progressione in leucemia mieloide acuta.5
Nella leucemia mieloide acuta si assiste al blocco della maturazione delle cellule ematiche che determina la diminuzione del numero di neutrofili maturi, ma si riscontra anche un’alterata funzionalità dei neutrofili maturi del sangue periferico, condizione che suggerisce che nei pazienti con leucemia mieloide acuta la valutazione del rischio di infezione fungina invasiva sulla base della conta assoluta dei neutrofili può risultare sottostimata.1
INCIDENZA
L’incidenza dell’Aspergillosi Invasiva tra i pazienti con leucemia è del 12,7% e i fattori di rischio per la sua insorgenza sono rappresentati, oltre che dalla prolungata e severa neutropenia e dalla terapia immunosoppressiva (es. pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo), anche dalla presenza di lesioni delle mucose.1
L’Aspergillosi Polmonare Invasiva è l’infezione fungina prevalente nei pazienti con leucemia mieloide acuta sottoposti a chemioterapia di induzione e nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali.6
MORTALITÀ
Nei pazienti oncoematologici e in quelli sottoposti a trapianto di fegato e trapianto di midollo osseo il tasso di mortalità correlato all’aspergillosi è rispettivamente del 49%, 90% e 80%.1
DIAGNOSI
Una diagnosi tempestiva e accurata può ridurre la mortalità da infezione fungina invasiva.1 L’impiego di tecniche molecolari combinate a quelle più tradizionali di coltura delle secrezioni polmonari migliorano la capacità di identificare la presenza del patogeno e offrono la possibilità di intervenire tempestivamente nei pazienti con disfunzioni ematologiche.1
La diagnosi di Aspergillosi Invasiva è particolarmente problematica a causa della parziale sensibilità/specificità dei test diagnostici e della difficoltà di effettuare una biopsia in pazienti critici (alterazioni dell’assetto coagulativo, difficoltà di ossigenazione, consenso).7
Il percorso diagnostico per l’Aspergillosi Invasiva prevede la ricerca del patogeno nel sangue e nel Liquido BroncoAlveolare (BAL) con la tecnica di biologia molecolare Polymerase Chain Reaction (PCR) e i biomarker:
- galattomannano;
- β-D-glucano.2
La diagnosi di Aspergillosi Polmonare Invasiva può essere schematizzata in due step:
- monitoraggio ripetuto di galattomannano sierico per stabilire la TC toracica;
- nei casi di positività al test sierologico, identificazione alla TC toracica dell’halo sign, possibile segno di Aspergillosi Polmonare Invasiva.6
Nel paziente non-neutropenico e galattomannano sierico negativo, si dovrà procedere all’analisi del lavaggio broncoalveolare: la diagnosi sarà stabilita sulla base dell’esame diretto, colturale/o galattomannano positivo.6