INFEZIONI FUNGINE INVASIVE DOPO TRAPIANTO DI ORGANO SOLIDO

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Le Infezioni Fungine Invasive nei pazienti sottoposti a Trapianto di Organo Solido possono svilupparsi anche anni dopo l’intervento e hanno conseguenze importanti sulla durata del ricovero ospedaliero, sull’organo trapiantato e sui tassi di mortalità.1

Complessivamente, l’Infezione Fungina Invasiva (IFI) più comune dopo Trapianto di Organo Solido (SOT) è la candidiasi invasiva, seguita da aspergillosi e criptococcosi, a eccezione dei casi di trapianto di polmone in cui è invece prevalente l’aspergillosi invasiva.2
Nello specifico, la Candida è un normale commensale dell’uomo, ma diventa patogena quando il sistema immunitario dell’ospite è compromesso. La colonizzazione da Candida e la formazione del biofilm su tessuti, cateteri intravascolari, impianti e materiale protesico supportano lo sviluppo di candidiasi invasiva, che colonizza le vie cutanee, respiratorie, gastrointestinali e genitourinarie.3
A seguire, l’aspergillosi è tra le più comuni infezioni.1 Può essere causata da riattivazione di un processo precedentemente quiescente, come la colonizzazione o l’infezione subclinica, o da nuova infezione a seguito dell’inalazione dello stesso patogeno dopo il trapianto.

INCIDENZA DELLE IFI

Elaborazione grafica da dati di testo, Ref. 3

TRASMISSIONE
La Candida può contaminare l’organo mentre il donatore è ancora in vita, o durante il processo di prelievo, trattamento e trapianto.1
Anche il fluido di conservazione degli organi può essere contaminato dalle specie Candida e fungere da condotto per la trasmissione;1 a ogni modo, la maggior parte dei casi di Candida invasiva coinvolge flusso sanguigno e addome.1
La trasmissione di Aspergillus tramite trapianto può avvenire direttamente dall’organo o come conseguenza della contaminazione del fluido di conservazione dell’organo da parte di spore nell’aria.1
Pazienti altamente immunosoppressi e malati cronici possono essere ad alto rischio di aspergillosi a esordio precoce, complicanza associata ad alti tassi di mortalità.1

FATTORI DI RISCHIO
Lo sviluppo di infezioni fungine dipende dall’interazione tra fattori dell’ospite (tra cui: integrità delle barriere anatomiche, immunità innata e acquisita) e fattori fungini (per esempio: esposizione al patogeno, virulenza e resistenza alla profilassi).3

IL RISCHIO DI IFI POST-SOT DIPENDE DA:3
Stato di immunosoppressione*
• Dosaggio, durata e sequenza delle terapie
Fattori estrinseci
• Breccia nelle barriere mucocutanee
• Complicanze chirurgiche
Fattori intrinseci
• Disfunzioni sottostanti del sistema immunitario
Esposizione ambientale a specifici patogeni

* Lo stato netto di immunosoppressione varia ampiamente a seconda del tipo di trapianto ricevuto.3

MANIFESTAZIONI CLINICHE
Le principali manifestazioni cliniche di lieviti e infezioni fungine endemiche nei pazienti con Trapianto di Organo Solido (SOT) sono riportate nella tabella riportata di seguito.3

PatogeniManifestazioni cliniche
Candida• Candidemia
• Infezioni intra-addominali ed epatobiliari
• Infezioni di ferite sternali (trapianto di cuore)
• Infezioni di anastomosi bronchiali (trapianto di polmone)
• Infezioni del tratto urinario
Fungal ball uretrali
• Infezioni delle anastomosi vascolari
• Meno comuni: artrite settica, meningite cronica, endocardite, infezioni del mediastino
• Infezioni cutanee
Cryptococcus• Infezioni polmonari asintomatiche, fino a gravi polmoniti con Sindrome da Distress Respiratorio Acuto (ARDS) e insufficienza respiratoria
• Meningiti
• Infezioni cutanee (cellulite necrotizzante)
• Malattia disseminata
• Fungemia
• Patologia osteoarticolare
• Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione
Blastomyces• Polmonite, inclusa polmonite multilobata fulminante, ARDS, insufficienza respiratoria
• Malattia disseminata: cutanea, osteoarticolare, genitourinaria o del sistema nervoso centrale
• La fungemia è rara
Coccidioides• Polmonite, da moderata a grave, con ARDS, insufficienza respiratoria
• Malattia disseminata: meningite, fungemia, eritema nodoso, eritema multiforme, patologia muscoloscheletrica
Histoplasma• Polmonite, da moderata a grave, con insufficienza respiratoria
• Patologia disseminata: epatosplenomegalia patologia gastrointestinale come ulcera ileocecale e perforazione, pancitopenia, calo ponderale, tansaminite, patologia mucocutanea, aumento dei valori di lattato deidrogenasi
• Non comune: microangiopatia trombotica e Linfoistiocitosi Emofagocitica (HLH)
Trichosporon
Rhodotorula Malassezia
• Infezioni associate a catetere venoso
• Peritonite, fungemia
• Follicolite, ascesso inguinale
Tab. 13.4, Ref. 3

TIMELINE EPIDEMIOLOGICO
La candidiasi invasiva si sviluppa prevalentemente tra i 3 e 6 mesi dopo il trapianto,2 mentre l’insorgenza dell’aspergillosi si osserva in fase sia precoce (entro 3 mesi) sia tardiva (6-12 mesi) e dipende dal sito di infezione.2

Elaborazione da Fig. 1, Ref. 2

TASSI DI MORTALITÀ A 12 MESI DAL TRAPIANTO
A seconda del patogeno coinvolto, i tassi di mortalità a 12 mesi dal trapianto sono rispettivamente:1

Elaborazione grafica da dati di testo, Ref. 1

GESTIONE
Le IFI sono un’importante causa di morbilità e mortalità nei soggetti che ricevono SOT.1
Negli ultimi anni ci sono stati importanti progressi nella nostra comprensione dell’epidemiologia di queste infezioni e nello sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici migliorati.1
Tuttavia, i risultati nei pazienti con queste infezioni continuano a essere non ottimali.1
Progressi nella comprensione della patogenesi fungina, dei meccanismi immunitari dell’ospite e della farmacologia dei composti antimicotici sono necessari per individuare nuove strade per la prevenzione e il trattamento.1

Bibliografia

  1. Shoham S, et al. Invasive fungal infections in solid organ transplant recipients. Future Microbiol. 2012;7(5):639-655. doi:10.2217/fmb.12.28.
  2. Anesi JA, et al. Approach to the Solid Organ Transplant Patient with Suspected Fungal Infection. Infect Dis Clin North Am. 2016;30(1):277-296.
  3. Hammadi AA, et al. In: Manuel O, Ison MG (eds.). Infectious Diseases in Solid-Organ Transplant. Cham: Springer International Publishing; 2019:179-199.

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