Infezioni fungine: realtà emergente

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Le infezioni fungine rappresentano la punta dell’iceberg nell’ampio panorama delle malattie opportunistiche.
Si sviluppano principalmente in pazienti con condizioni cliniche compromesse e deficit immunitari e sono associate a elevata morbilità e mortalità.
In generale, i pazienti con Infezioni Fungine Invasive presentano comorbidità immunoematologiche, oncologiche e intensivistiche.1

PANORAMICA DELLE INFEZIONI FUNGINE

Le infezioni fungine consistono nell’invasione dei tessuti da parte di una o più specie di funghi.1
Variano da superficiali e localizzate a livello cutaneo, a profonde a carico di tessuti e organi, fino a gravi forme sistemiche.1
Le Infezioni Fungine Invasive in pazienti immunocompromessi ospedalizzati sono generalmente causate da funghi appartenenti al genere Candida (in particolare in pazienti ricoverati in terapia intensiva con compromissione multiorgano) e Aspergillus (infezione fungina invasiva più frequente in pazienti con neoplasie ematologiche).1
Nel genere Candida troviamo le specie: Candida albicans, Candida glabrata, Candida krusei, Candida parapsilosis e Candida tropicalis.1
Tra il genere Aspergillus, Aspergillus fumigatus rappresenta più dell’80% delle specie patogene.1
Questi due funghi appartenenti rispettivamente a lieviti e muffe causano candidemie, candidiasi e aspergillosi invasive.1
Altri miceti responsabili di infezioni invasive sono Zygomicetes spp. e Fusarium spp. che causano rispettivamente mucormicosi o zicomicosi e fusariosi, Trichosporon spp. e Cryptococcus neoformans.1

EPIDEMIOLOGIA

L’epidemiologia delle Infezioni Fungine Invasive si è evoluta ed è mutata negli ultimi decenni, con differenze significative tra pazienti oncoematologici e pazienti in terapia intensiva.2
Nei pazienti oncoematologici questo tipo di infezioni sono tra le principali cause di mortalità e morbilità, principalmente in relazione ai cambiamenti nelle terapie del trapianto, come la profilassi antimicotica.2
Nelle terapie intensive, si sta verificando una progressiva diminuzione delle infezioni da Candida albicans e un aumento di quelle causate da specie di Candida non albicans multiresistenti, mucormicosi, fusariosi e infezioni da altri funghi rari.2 Inoltre si sta assistendo a un aumento di incidenza di aspergillosi invasiva, soprattutto nella forma polmonare.3
Questo cambiamento epidemiologico pone sfide significative al trattamento e alla gestione delle infezioni fungine.2

TIPOLOGIA DI PAZIENTI E FATTORI DI RISCHIO

I pazienti immunocompromessi sono ad alto rischio di Infezioni Fungine Invasive (IFI), potenzialmente fatali, in particolare quelli oncoematologici, sottoposti a Trapianto di Midollo Osseo/Cellule Staminali Ematopoietiche (BMT/HSCT) allogenico, ma anche i pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido e i grandi ustionati.1
Altre condizioni cliniche ad alto rischio di IFI sono la presenza di nutrizione parenterale, di Catetere Centrale Venoso (CVC), il trattamento prolungato con terapia steroidea, la terapia con anticorpi monoclonali e con antibiotici ad ampio spettro.1
In generale i pazienti ad alto rischio di IFI presentano comorbilità immuno-ematologiche, oncologiche e intensivistiche.1

SEGNI E SINTOMI ASSOCIATI ALLE INFEZIONI FUNGINE

LocalizzazioneSintomiDiagnosi
Cutanea
Papule, noduli, pustole, vescicole, purpura, ulcera, cellulite, granuloma superficiale o placche, ascesso, lesioni necrotiche

Candidosi disseminata acuta, aspergillosi disseminata, fusariosi, criptococcosi (e altre infezioni da muffe)
Naso-sinusale
Dolore facciale, epistassi, congestione nasale, croste o ulcere, escara necrotica

Aspergillosi invasiva, zigomicosi invasiva (e altre infezioni da muffe)
Orale
Macchie eritematose o biancastre/escara necrotica/lesioni, ulcere

Candidosi orale, aspergillosi invasiva, zigomicosi invasiva
Toracica
Dolore toracico pleurico, dispnea, tosse non produttiva, emottisi, tosse
da sfregamento pleurico, dolore toracico

Aspergillosi invasiva e altre infezioni da muffe, diagnosi differenziale con Pneumocystis jirovecii, polmonite
Oculare
Corioretinite/endoftalmite, lesioni a fiocco di cotone

Candidosi disseminata acuta o oculare, raramente infezione da muffe
Encelafica, spinale
Cefalea, meningismo, deficit neurologico focale, convulsioni, stato confusionale

Meningoencefalite da criptococcosi, diagnosi differenziale da Candida meningitis, ascesso da infezione micotica cerebrale
Elaborazione grafica da dati testuali, Ref.1


IMPORTANZA DELL'EARLY TREATMENT

L’intervallo temporale tra l’infezione fungina e la comparsa dei segni clinici che determina l’inizio della terapia antimicotica ha implicazioni prognostiche.1

In particolare, nei pazienti ad alto rischio iniziare una terapia antimicotica appropriata prima di stabilire la diagnosi dell’infezione fungina può contribuire a un miglior esito terapeutico.1

Bibliografia

  1. Ruhnke M, Schwartz S. Recent developments in the management of invasive fungal infections in patients with oncohematological diseases. Ther Adv Hematol. 2016;7(6):345-359.
  2. Puerta-Alcalde P, Garcia-Vidal C. Changing epidemiology of invasive fungal disease in allogeneic hematopoietic stem cell transplantation. J Fungi (Basel). 2021;7(10):848.
  3. Bassetti M, et al. EORTC/MSGERC Definitions of Invasive Fungal Diseases: Summary of Activities of the Intensive Care Unit Working Group. Clin Infect Dis. 2021;72(Suppl 2):S121-S127.

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